IMG_4717A che punto sono i lavori di ricostruzione del ponte sul fiume Magra, nel comune di Mulazzo e Villafranca in Lunigiana, al km 0+950 della SP31? è la domanda che si pongono tanti cittadini, spesso disorientati da chiacchiere da bar e da polemiche strumentali. Così il sindaco Claudio Novoa spiega cosa sta succedendo nel cantiere: “Si sta lavorando sodo, se la ditta continua con questi ritmi e non ci saranno ulteriori allerte meteo, si riuscirà ad anticipare anche i tempi programmati per la riapertura al transito”.
“La strada del nuovo ponte è già stata gettata – ha proseguito – e, di questo passo, non sarà neppure necessaria la realizzazione del by-pass autostradale, per il quale si deve seguire la procedura ordinaria, vista l’impossibilità di procedere con quella d’urgenza, che avrebbe garantito un accorciamento delle tempistiche nella sua realizzazione. Il Pontemagra potrebbe essere pronto a tempo di record e ciò sarebbe un grande risultato, tenuto anche in considerazione il periodo di difficoltà economiche in cui versa tutto il Paese.

Il Sindaco parla anche dei disagi della popolazione di Pontemagra “Il disagio della popolazione mulazzese era ben chiaro sin dall’inizio tant’è che siamo arrivati al giorno della chiusura del ponte che avevamo già organizzato tutto: dal trasporto per gli studenti e i lavoratori, allo sconto sul pedaggio autostradale (20%), fino alla sistemazione della strada alternativa passando per Lusuolo e Barbarasco. Anche lo stesso guado pedonale, nonostante le perplessità iniziali di alcuni, si è rivelato una felice intuizione assolutamente efficace per evitare l’isolamento e garantire un collegamento agevole – seppure a piedi -con Villafranca.

Assieme al sindaco, il direttore dei lavori, l’ingegnere Nicola Croce spiega tecnicamente gli interventi del cantiere: “Allo stato attuale le lavorazioni in alveo sono ridotte al minimo mentre proseguono celermente all’estradosso del ponte. La soletta portante delle campate esistenti già rinforzate con cuciture e micropali è in corso di realizzazione; sono state armate e parzialmente gettate 4 campate su 6 ed è stata realizzata la nuova pila e l’intradosso delle prime due arcate.”
“Le predalles che consentiranno i nuovi getti sono state posizionate per circa 50 m e consentiranno il getto dell’estradosso del ponte che avverrà, per ragioni strutturali, in tre fasi anche per consentire il transito dei mezzi di cantiere nella striscia centrale. – scrive l’ingegner Croce – Nelle prossime settimane verranno completate le altre due arcate e poi si procederà con la posa delle predalles. Le due nuove arcate sulla nuova pila saranno gettate in 5 fasi. Dopo la maturazione dei getti si procederà alla impermeabilizzazione dell’impalcato e alla successiva stesura del manto di usura per consentire, previo collaudo parziale, il transito sul ponte a senso unico alternato. Si completeranno i marciapiedi e le opere accessori e poi dall’alveo si completeranno le opere di ripristino dei rivestimenti.”
E intanto l’intervento di Pontemagra diventa un “caso da manuale”: giovedì scorso, il 17 marzo, il cantiere è stato oggetto della visita degli studenti del II anno del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria delle Costruzioni Civili dell’Università di Pisa. Gli studenti del Corso di Teoria e Progetto dei Ponti sono stati accompagnati dal loro docente, Prof. Ing. Pietro Croce, che ha illustrato le caratteristiche strutturali salienti del ponte in costruzione.

“Questi sono i fatti, ad oggi. Un ottimo risultato che siamo riusciti a ottenere grazie alla collaborazione e al senso civico delle istituzioni coinvolte, a partire dalla Provincia di Massa Carrara, dal Comune di Villafranca in Lunigiana. Le polemiche non ci interessano – ha concluso Novoa – perciò le lascio alle opposizioni, dalle quali, peraltro, non arrivano mai proposte concrete”.