II piano alto del cinquecentesco palazzo che fu residenza dei Marchesi di Mulazzo oggi ospita l’Archivio-Museo dei Malaspina, un centro dedicato alla storia di tale famiglia e, in particolare, alle vicende del suo più illustre membro: il navigatore Alessandro Malaspina (1754-1810), prota­gonista della più importante spedizione scientifica del Settecento. Il Centro conserva l’archivio domestico dei Malaspina di Mulazzo ed offre una bibliote­ca specializzata ed una esposizione di interessanti cimeli malaspiniani.

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L’Archivio-Museo dei Malaspina fu inaugurato il 7 maggio 2005 allestendo tre sale adiacenti all’auditorium:

  • La prima è dedicata alla Lunigiana ed alla consorteria malaspiniana nei vari secoli;
  • la seconda ai Malaspina di Mulazzo e in particolare ad Azzo Giacinto III, ultimo marchese”giacobino”;
  • la terza, che è anche la più grande, raccoglie documenti, stampe, libri e cimeli e strumenti di navigazione riguardanti Alessandro Malaspina e la cultura della sua epoca.

Il Museo usufruisce anche di una biblioteca specializzata con volumi giunti da tutto il mondo ed antiquaria dedicata alla famiglia Malaspina, raccolte dal Centro, e di un archivio nel quale è presente l’Archivio familiare dei Malaspina di Mulazzo, capo feudo

imperiale per il ramo dello Spino Secco, di rilevante importanza storica. Tenuto conto altresì che sono difficilmente compatibili l’esigenza di evitare il rischio che tale patrimonio possa nel futuro andare disperso e quella di mantenere costruttivi rapporti con le amministrazioni comunali destinate a succedersi nel tempo,recentemente è stata istituita la Fondazione Alessandro Malaspina onlus per gli studi malaspiniani, la quale è dotata delle risorse sufficienti a garantire l’autonoma esistenza nel tempo dell’Archivio-Museo dei Malaspina ed il funzionamento del Centro di Studi. L’Archivio-Museo dei Malaspina è inserito entro la rete provinciale museale di Massa Carrara denominata Terre dei Malaspina e delle statue stelle, ed ottempera a tutte le attività culturali annualmente promosse e coordinate dalla rete, oltre ad avere una attenta politica didattica nei confronti delle scuole, avendo a tema contenuti legati alla storia dei Malaspina per i quali può vantare l’utilizzo didattico ed anche multimediale dei documenti dell’Archivio dei Malaspina, digitalizzati e consultabili, per la didattica della storia, nella sala multimediale/auditorium. Un importante ruolo l’Archivio Museo lo esercita anche partecipando al servizio on line didattico di Archiweb, servizio web degli archivi storici comunali e di particolare interesse della provincia di Massa Carrara, in funzione dell’importanza degli archivi familiari malaspiniani ivi conservati.

Il Centro ha allestito importanti convegni internazionali di studio ed ha partecipato alle principali manifestazioni malaspiniane tenutesi in vari paesi del Vecchio e del Nuovo Mondo (Italia, Spagna, Canada, Argentina, Perù, Cile…) avviate in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della scoperta dell’America.
E’ stata parimenti inaugurata anche l’attività editoriale, articolata nelle sezioni “fonti”, studi”, “reprints”.La maggiore attività culturale, didattica ed editoriale è comunque centrata sulla storia della navigazione e sul rapporto Europa/Americhe dal punto di visto etno-demo antropologico, cartografico geografico e filosofico, a partire dalla scoperta dell’America attraverso le grandi esplorazioni europee del nuovo mondo, fino XVIII secolo che si chiude con l’ultima esplorazione scientifico politica di Alessandro Malaspina.

Alessandro Malaspina nacque a Mulazzo nel 1754. Entrato a venti anni nella Real Armada, realizzò per la corona di Spagna la più importante spedizione scientifico-politica del Settecento (1789-1794) attraverso quasi tutti i possedimenti spagnoli dell’America e dell’Oceania, per definire la cartografia nazionale ma soprattutto per verificare lo status delle colonie ed elaborare linee di politica coloniale innovative, ispirate ai principi illuministi dell’epoca. Nel 1795, ingiustamente accusato di complotto di stato, fu arrestato e segregato alla Coruña, nella fortezza di San Antón. Ivi si dedicò ai prediletti studi economici, filosofici e letterari. Liberato sul finire del 1802, per interessamento di Napoleone, rientrò in Italia, traendo con se i propri manoscritti inediti, e si stabilì a Pontremoli, ove morì nel 1810.

Indirizzo Piazza Malaspina
Comune Mulazzo (MS)
Telefono 0187/439712
Email csmalaspiniani@gmail.com
Ingresso Biglietto:

  • intero € 4,
  • ridotto (bambini sotto i 7 anni e gruppi) € 2;
  • cumulativo (comprensivo visita Archivio Museo di Mulazzo e Castello di Lusuolo): € 6

Orari di apertura:

  • sabato: 15:00-19:00;
  • domenica: 15:00-19:00;
  • festivi: 15:00-19:00.
Accessibilità Accessibile ai disabili con montascale
Come arrivare Autostrada A15 Parma-La Spezia, uscita Pontremoli Direzione Mulazzo (7 km);

In treno: Linea Parma – La Spezia (Stazione di Pontremoli);

In autobus: Servizio CTT Nord (Numero Verde: 800 223 010).