La scoperta delle Statue Stele di Groppoli

Nel dicembre 2000 vengono rinvenute le statue stele Groppoli I e Il, durante lavori effettuati dall’ENEL sotto la S.P. 31 della Valdimagra, a pochi metri dal sito dove sono ora le copie. La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana in collaborazione con l’ENEL esegue, nel luglio 2001, un saggio di verifica che porta alla luce la statua stele Groppoli III e il frammento di testa Groppoli IV, a pochi centimetri sotto il manto d’asfalto.
E’ solo nel maggio dei 2005 che, con un finanziamento della Soprintendenza, è possibile eseguire uno scavo più esteso che porta al recupero di altre quattro statue stele, le Groppoli V, VI, VII e VIII. Viene anche identificato il contesto in cui esse si trovavano una grossa buca di forma allungata, all’interno della quale le statue erano state sepolte con cura, in un terreno scuro che conteneva anche piccoli frammenti di ceramica di due diverse tipologie.

Da chi e da quando sono state sepolte lì ?

Alcuni frammenti di ceramica di tipo ligure recuperati nella buca sono l’indizio per attribuire al tempo della conquista romana della regione e ad una comunità di Liguri la deposizione intenzionale della statue stele (II-I secolo a.C.): le modalità suggeriscono la dismissione rituale di un’area “sacra”, o ritenuta tale in quel momento.

Quando sono state scolpite ?

Altri frammenti ceramici sepolti con le statue stele nella buca sono riferibili al periodo di costruzione delle statue stele, cioè all’età del Rame (circa 5000 anni fa), epoca a cui risalgono anche l’ascia e il pugnale di tipo metallico (simile a quelli in rame di Remedello) rappresentati sulle statue maschili Groppoli III e VIII.

Come erano disposte ?

E’ probabile che le statue stele di Groppoli – cinque femminili e due maschili almeno – fossero allineate, come le nove statue stele trovate nel 1905 a Pontevecchio (Fivizzano), le uniche della Lunigiana rinvenute ancora in piedi, nella posizione originaria.
Non conoscendo ne’ il luogo preciso – che comunque non poteva essere molto lontano da quello del ritrovamento – ne’ l’ordine, le copie sono state esposte nell’ordine di scoperta, orientate verso il punto d’osservazione più favorevole, in uno spazio destinato a evocare l’antico allineamento.

Quale era il significato ?

La questione è ancora controversa, ma è molto probabile che gli allineamenti di statue stele fossero posti a segnalare uno spazio rilevante del territorio, fosse esso un confine, o un crocevia di percorsi o un’area sacra.
Anche il sito di Groppoli si trova lungo un importante e antico percorso viario naturale, in prossimità del torrente Geriola, a breve distanza dalla sua confluenza con il fiume Magra.

A che Tipo appartengono ?

Le statue stele di Groppoli appartengono tutte al cosiddetto tipo B, caratterizzato dalla testa “a cappello di carabiniere”, distinte da quelle di tipo A (o tipo Pontevecchio), che sono anch’esse dell’età del Rame, ma senza collo, e da quelle di tipo C, a tutto tondo, sempre maschili e più recenti (età del Ferro).

Dove sono conservate ?

Quelle disposte a Groppoli sono riproduzioni in arenaria come le statue stele originali che saranno esposte nel Museo delle statue stele lunigianesi “A.C. Ambrosi” di Pontremoli, dove si conserva la maggior parte delle 81 statue stele ad oggi rinvenute. Altre si trovano presso le Collezioni Archeologiche “Formentini2 del Museo del Castello di La Spezia, due nel Museo del Territorio dell’Alta Valle dell’Aulella (Casola in Lunigiana). Alcune sono presso chiese della Lunigiana (la Pieve di Sorano ad esempio) o presso privati; altre sono disperse.

Ci sono altre Statue Stele nel comune di Mulazzo ?

Presso l’oratorio di Campoli è conservata la Campoli, statua stele di tipo A (età del Rame), rilavorata nell’età del Ferro. Nella zona di Canossa è stata recuperata la Canossa I, statua stele acefala di tipo B, mentre la Canossa Il è una grossa testa a cappello di carabiniere non finita che si trova ancora nel luogo dove se ne era iniziata la lavorazione.
Durante le ricerche della Soprintendenza Archeologica nel territorio comunale, nel 2007 è stata riconosciuta e recuperata Ia stele femminile Talavorno, riutilizzata come gradino nella chiesa di S. Benedetto di Talavorno.